La ricostruzione della Cattedrale di Notre Dame dopo l'incendio dell'aprile 2019 ha impegnato 900 milioni di euro di fondi ed oltre 200 ricercatori, anche italiani. È stata un'operazione molto complessa che ha anche utilizzato un modello virtuale al fine di programmare e modellizzare i vari interventi necessari.
Uno dei problemi più grandi è stato collegato alla presenza nella costruzione di grandi quantità di piombo sostenute all'interno di strutture in legno. Queste bruciando hanno portato a temperature dell'ordine degli 800 gradi alle quali il piombo ha prodotto un pulviscolo molto diffuso e tossico, che ha obbligato i tecnici che operavano nella Cattedrale in ricostruzione a continue docce per liberarsi di esso da corpo ed indumenti.
La rinascita di Notre Dame è stata anche l'occasione per fare luce su come nel Medioevo si costruissero le Cattedrali. La necessaria operazione di rimozione del pulviscolo da ogni pietra della Cattedrale ha avuto un effetto secondario: la pietra è oggi più viva che mai, di certo ancor più chiara di quanto non fosse prima dell'incendio.
Luigi Campanella - Fondazione Acqua
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