martedì 3 marzo 2015

Insetticidi anti-zanzare e loro impatto su ecosistemi e esseri viventi




Ogni anno, dalla primavera all’autunno, con l’intento di liberarsi dalle zanzare, ovunque viene perpetuato un massiccio spargimento di prodotti chimici. Purtroppo però, vincono sempre i fastidiosi insetti che, proprio a causa delle cosiddette “disinfestazioni”, sono diventati più forti e sempre di più. Ma gli insetticidi anti-zanzare così generosamente distribuiti, sono acqua fresca, oppure hanno un impatto sugli ecosistemi e sugli esseri viventi? E se sì, qual è?

Fino ad ora, nonostante gli studi e l’ampia bibliografia in proposito, le notizie non trapelavano e non se ne sapeva quasi nulla. Il terrorismo sulla forma influenzale chiamata Chikungunya, che però in Italia non esiste e soltanto in via eccezionale potrebbe essere veicolata dalla Aedes albopictus (la zanzara tigre di recente importazione), è stata l’informazione più diffusa, ed ha autorizzato Amministrazioni e privati cittadini a spargere a piacimento gli insetticidi, dappertutto. Ma anche la Culex pipiens, la zanzara comune nostrana, che d’estate ci ha fatto da sempre compagnia, in particolari condizioni avrebbe potuto veicolare la Febbre del Nilo, perché però nessuno ne aveva mai parlato……?

A fare chiarezza sull’argomento ci ha pensato un qualificato e autorevole team formato da Ricercatori dell’ISPRA, Professori delle Università di Parma, Padova, Firenze e Roma (Sapienza) e Specialisti dell’ISDE (International Society of Doctors for the Environment), Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente, che hanno unito le proprie competenze nello studio “Impatto sugli ecosistemi e sugli esseri viventi delle sostanze sintetiche utilizzati nella profilassi anti-zanzara”, la pubblicazione dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale), appena uscita.

Nella presentazione, a cura del Direttore a.i del Dipartimento Difesa della Natura, dott.ssa Emi Morroni, si legge: “L’uso dei pesticidi, su terreni e superfici dure, desta una serie di preoccupazioni, soprattutto per via della velocità di ruscellamento delle acque superficiali, almeno 10 volte maggiore rispetto a quella dei terreni agricoli. Inoltre, gli insetticidi impiegati non hanno tempo di degradare, raggiungendo rapidamente gli habitat naturali e determinandone la contaminazione anche a notevole distanza dai luoghi di irrorazione. La diffusione di grandi quantitativi di sostanze chimiche di sintesi, e la conseguente contaminazione degli ecosistemi, ha ridotto drasticamente le popolazioni dei predatori delle zanzare stesse (pipistrelli, uccelli insettivori, libellule, gechi, ecc.) col paradossale risultato di una sempre maggiore presenza di zanzare e altri fastidiosi parassiti.”

E nell’introduzione si ricorda che: “I ripetuti interventi antiparassitari per combattere l’eccedente presenza di zanzare ed altri insetti considerati nocivi, possono causare danni all’ambiente e alla salute umana”

La buona notizia è quindi che, d’ora in poi, la tematica non potrà più essere sottaciuta o trascurata, perché il nuovo Quaderno dell’ISPRA, esaminando e analizzando la maggior parte degli insetticidi, anche quelli maggiormente impiegati e ritenuti innocui, ne rivela i segreti e le caratteristiche.

Lo studio ha preso in considerazione anche l’impatto degli insetticidi sulle api, e riporta i Regolamenti e le Direttive europee insieme ai Decreti e alle Leggi nazionali. Potrà quindi essere una valida guida per difendersi dai soprusi e orientare sia i cittadini che gli operatori pubblici verso comportamenti scientificamente corretti, efficaci e rispettosi della salute e dell’ambiente.

Per difendersi dalle zanzare, l’unico rimedio efficace è la PREVENZIONE, mediante la rimozione o la bonifica di raccolte, anche minime, di acqua stagnante e l’eliminazione dei focolai larvali. Ogni persona, però, dovrà agire soprattutto nel proprio entourage domestico, perché delegare la soluzione del problema agli Amministratori sia pubblici che privati, avrà risultati minimi e sempre parziali. La presenza di numerose zanzare adulte nelle città e nelle proprie abitazioni, dimostrerà che non si è agito correttamente e, a causa di atteggiamenti sbagliati (propri o dei vicini), ognuno si ritroverà con le zanzare che si merita. Una volta adulti, infatti, sarà molto più difficile liberarsi degli insetti, anche usando gli insetticidi, che ne abbatteranno solamente l’1%.

Ma esistono molti metodi innocui, alternativi ed efficaci per contrastare le zanzare, compresa la tigre, quindi non bisogna perdere la speranza…. Chi desidera conoscerli può consultare il sito www.infozanzare.info che ne riporta molti.


Fonte: http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/quaderni/ambiente-e-societa/impatto-sugli-ecosistemi-e-sugli-esseri-viventi-delle-sostanze-sintetiche-utilizzati-nella-profilassi-anti-zanzara

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