lunedì 16 gennaio 2012

Nord contro sud in guerra? Conviene... è un ottimo investimento! Ma dove la mettiamo Treia?...

Treia lontana, nel mezzo d'Italia....



Ante scriptum

Qui si preconizza una catastrofe... roba da nulla, in fondo si tratta solo della terza guerra mondiale. Quant'è che se parla? Stiamo tutti in finestra aspettando per vedere se comincia in Iran, in Siria, in Ungheria.. o magari in Italia? Già,  magari in Italia, avete visto che in Sardegna stanno preparandosi al referendum per scindersi dall'oppressore italico? Avete notato che tra nord e sud si sta andando ai ferri corti, con la scusa della crisi economica,  rinfacciandosi colpe passate e presenti? Quest'anno stiamo ancora celebrando il 150° anniversario dell'Unità ma ho la sensazione che sia una celebrazione sul ciglio del burrone. 

Poi alla fine scopriamo  che la guerra ha sempre ragioni economiche, che il Regno di Sardegna -quello di Vittorio Emanuele di Savoia e del fido consigliere  Cavour- anch'esso era sul ciglio del burrone, per vari passaggi di mano in varie guerre (napoleoniche, di restaurazione, di confine, etc.) e di malagestione  e non sapeva più come riparare il bilancio in passivo mentre nei pressi c'era  un altro regno isolano, il Regno delle Due Sicilie, con l'oro che traboccava  dai forzieri, con una industrializzazione incipiente, con una flotta unica nel Mediterraneo, con una storia ed una cultura antica... e che dava fastidio.... dava fastidio all'Inghilterra, dava fastidio alla Francia e soprattutto c'era un "re fifone" (oggi si dice pacifista) che non se ne intendeva molto di guerre...  Ed il suo regno in più confinava con quello di un tal papa Pio IX, uno che andava predicando l'unità d'Italia (mungere una vacca grassa è meglio che mungerne 4  magre e c'è meno da mediare)... 

Insomma l'oro del Banco di Napoli riparò i debiti contratti dal monarca "baffone" verso ignoti banchieri e tutti vissero felici e contenti, con la scusa che la guerra aveva avuto una buona riuscita... l'Italia era una e l'economia finalmente se ne poteva avvantaggiare!  

Oggi, leggendo lo scritto sottostante del siciliano Giuseppe Turrisi, mi è venuto un dubbio... Nel caso si arrivarsse alla secessione nord/sud, dove passerà la Linea Gotica? Da che parte starà Treia... di qua o di là?

Paolo D'Arpini

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ALLA RICERCA DELLA VERGINITA' POLITICA MENTRE LA GUERRA E' ALLE PORTE

Mentre si sta preparando la terza guerra mondiale, poiché il popolo per necessita o per virtù si sta svegliando, ancora personaggi di varia estrazione, che ricercano la "verginità politica altrui" ed una "purezza democratica", che non esiste nemmeno sui libri di teoria, per poter fare una "rivoluzione onesta".

Ma ci torneremo dopo, prima bisogna dire che le guerre servono a cancellare le vere cause dello sfascio causato sempre dall'imperocrazia finanziaria e a scrivere le "favole della storia" che siamo obbligati ad imparare a memoria fin dalle elementari, come per esempio, che mille sciagurati su delle barche misero in ginocchio il più grosso regno del mediterraneo per (sentite! sentite!) "liberare" il sud dall'oppressione Borbonica, e siccome le favole rendono economicamente, in tutti i sensi, il copione/soggetto è stato ripresentato dopo la seconda guerra mondiale, riproponendo lo sbarco del "liberatori" e sempre dalla Sicilia, dove per mantenere l'economia dei soldati sul territorio italiano non usarono le lire, ma la "AM-lire" (Allied Military lire) coperte da metallo prezioso, preziosissimo (il piombo delle pistole americane), e quando si dice "a corso forzoso".

Ma tornado al'Homo sapiens sapiens purtroppo ha necessità di alienazione e ha bisogno delle favole per dormire la notte e distrarsi di giorno. La cosa folle e che crede più alle favole che alla verità, infatti l'imperocrazia finanziaria potrà godere di sonni tranquilli nei secoli, in quanto basta che il popolo "creda di essere in democrazia" non è necessario che lo sia veramente, non lo è mai stata. In ogni caso la rivolta è nell'aria, ma l'innesco non verrà dal popolo come si vuol far credere, al massimo questo si accoderà come sempre senza aver capito niente , ma dalle fasce borghesi, che l'imperocrazia finanziaria sta tentando e ci sta riuscendo, di schiacciare in basso e livellarla con il popolo miserabile.

La soluzione, difficilissima ma non impossibile (rivoluzione francese) sta nella unione di queste "corporazioni" di borghesi (fasce) che solitamente sono "caste" divise per interessi, mestieri, discendenze e sopratutto da "blindature intellettuali"  (sapientemente pianificate dall'imperocrazia finanziaria). Queste lobbies e fasce non si metteranno insieme poiché per la loro sopravvivenza hanno sempre dovuto compromettersi (dare/avere) con una fazione politica piuttosto che un'altra e quindi sono tutti con il peccato originale.

Le associazioni ed i movimenti spontanei (a ragione, ma purtroppo con la ragione non si ottiene niente) ricercano la "verginità politica" per poter fare una "rivoluzione onesta", mentre si svolge questa intensa ed infinita diatriba dialettica,  di epurazioni per cercare il più "onesto intellettualmente" e il più "vergine politicamente" con cui allearsi, (plagio mentale indotto sapientemente ad arte con la canzoncina delle caste "casta qui" e "casta lì", al fine di distrarre ed indirizzare la questione sui "costi interni" e già mai sugli interessi usurai da pagare ad ogni livello), il banchiere se la ride a crepa pelle.

Qui il tempo ormai è agli sgoccioli per il banchiere, o fa subito una guerra (diversi focolai già sono in caldo, Romania, Ungheria, Grecia, Egitto Siria, Iran, ecc) oppure dovrà vedersela con l'alleanza tra borghesi che turandosi il naso si alleeranno. Una guerra infatti, permette di cancellare tutte le riflessioni in atto, distrugge e distrae, poi ci sarà chi conta i morti (spesso sbagliando di molto il numero) e chi penserà a ricostruire con i meccanismi di prima e più stringenti di prima.

La seconda fase di ripresa naturalmente è la favola più grossa che esiste, ogni governo infatti (anche i precedenti) hanno pensato prima a mettere i conti a posto (?) cioè trovare più soldi possibili per pagare l'usuraio legalizzato, e poi se resta tempo e spazio vediamo cosa si può fare con le briciole che restano, "la crescita", nessuna crescita ci sarà, ne ci potrà mai essere, se non solo ridistribuire tra poveri (con le liberalizzazioni) quel che rimane.

Ma quale crescita ci potrà mai essere: senza investimenti, con l'aumento dei carburanti, con l'aumento del'iva, con l'aumento delle rendite catastali, con l'introduzione dell'IMU, con il taglio ai comuni, con le banche privilegiate che hanno avuto prestiti all'1% e non hanno riversato niente sulle imprese ansi, stanno chiedendo rientri forzati e abbassando fidi, ecc ecc la solita favola.  Le imprese continueranno a chiudere, si continueranno a perdere posti di lavoro, il disaggio sociale aumenterà, aumenteranno i suicidi ed i disordini.

A questo punto il vero potere (LORO) ci renderanno la vita ancora più difficile; la circolazione monetaria sarà praticamente bloccata, internet sarà boicottato, non circoleranno più i mezzi di trasporto, il prezzo del petrolio salirà al doppio se non al triplo, non saranno più importati materie prima ma sopratutto cibi e alimenti, ci saranno interruzioni di elettricità delle comunicazione e dell'acqua, ci sarà la corsa ai negozi che saranno svuotati anche con la "spesa sociale", aumenterà la criminalità a dismisura, ci sarà il coprifuoco, molti spariranno, gli ospedali cominceranno a mandare via le persone, molti non trovando più niente da mangiare se ne andranno nelle campagne e li partirà la rivoluzione.

L'Italia non saprà con chi allearsi ma data la sua indole sarà sicuramente il peggiore. Un po' di bombardamenti qua e la per due tre anni finché saranno finiti i finanziamenti e le munizioni accumulati nelle armerie,  a quel punto qualcuno deciderà un trattato di pace.

La storia verrà scritta  comunque dal vincitore, sempre con lo stesso soggetto, ci sarà un "liberatore" o una alleanza di liberatori, che si spartiranno la nuova Europa. La Russia avanzerà di nuovo verso l'Europa, l'America rivivrà la guerra di secessione, la Cina non si muoverà, ma userà il momento per triplicare l'invasione silenziosa ormai attuata da anni, l'Italia si dividerà in due e ci saranno due costituenti, una a Napoli e l'altra a Milano, ma non vi preoccupate, entrambe le costituenti saranno subdolamente finanziate ed infiltrate dai banchieri per ricominciare tutto da capo.

Giuseppe Turrisi

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