giovedì 28 novembre 2013

Massoneria, cristianesimo, teosofia e superamento degli schemi fideistici




Caro Paolo D'Arpini, ho ricevuto alcuni giorni fa una recensione al film  “Il mago di Oz” e ho letto velocemente l’articolo indicato  che finisce con la domanda: “potrebbero queste storie aver contribuito allo spettacolare declino del cristianesimo  negli ultimi decenni mentre altri movimenti continuano a guadagnare slancio?”
 
Non ho mai visto il film . Penso però che il cristianesimo sia morto molto tempo fa perché, come ha affermato B. del Boca, il messaggio cristico è stato crocifisso millenni fa e non certo per colpa della teosofia.  Si cerca disperatamente capri espiatori attuali  e non ci si accorge che la divisione tra scienza e spirito,  e quindi il divide et impera è secolare, come ha scritto anche il fisico Vittorio Marchi nella sua prefazione agli atti del convegno “Scienza e Spirito” e come avevano espresso anche  H.P. Blavatsky ed altri.


Ti inoltro di seguito la relazione che ho presentato al congresso teosofico nazionale nel 2005.  Era l’anno della scienza (non lo sapevo). Si è creato molto rumore.  Nel 2006 c’è stato il congresso “Scienza e Spirito” di Milano che è iniziato con la relazione sulle scoperte di Hamer. Nel 2006 il gran maestro della massoneria italiana Gianfranco Pecoraro, detto Carpeoro, lascia la massoneria. 


Il Servizio come strumento dell’Unità della Vita

Alcuni anni fa un ragazzo mi raccontò che aveva consultato un libro, scritto con la psicotematica, per essere aiutato circa la scelta dei suoi studi e lavoro futuri. Lo consultò come l’autore gli aveva suggerito: aprendolo spontaneamente. La pagina scelta riproduceva un disegno ricco di simboli e recava in calce la scritta: “Non distoglierti mai dall’onestà”. Tutti sappiano che onestà significa rettitudine, lealtà, giustizia, amore di verità.

Un anonimo filosofo recita: “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero” Naturalmente l’argomento è foriero di molteplici interpretazioni e riflessioni perché la verità, e quindi l’onestà, sono relative alla coscienza e consapevolezza e perciò anche alle informazioni. Poiché la psiche umana è soggettiva, ciò che può essere considerato vero ed onesto per gli uni può non esserlo per gli altri, a prescindere da pensieri ed azioni da tutti considerati riprovevoli. Lo studente lesse anche alcune frasi del libro “La Dimensione Umana” di Bernardino del Boca, edito nel 1975.

“La mente è soggettiva ed individuale e non può mai essere considerata un oggetto”: “Nelle opere di anatomia, fisiologia, medicina ed antropologia l’anima non è più menzionata”; “Lo scienziato che sperimenta con la Vita sul piano genetico senza una profonda conoscenza delle verità spirituali è come un bambino che gioca con un ordigno esplosivo”; “Verso la fine del ventesimo secolo la biologia dimostrerà l’importanza del pensiero e raggiungerà quel punto critico di immediata accelerazione che la fisica ha raggiunto una generazione fa e che ha data inizio all’era atomica. Sarà questa rivoluzione biologica quella che darà il colpo di grazia alla mentalità del passato e che porterà la scienza a riconoscere l’aspetto divino dell’uomo e della natura. Alla fine del ventesimo secolo i biologi presenteranno l’uomo come da secoli lo presenta la Teosofia.”

E, proprio come previsto, le rivoluzionarie scoperte psico-biologiche di fine secolo del dr. Hamer gli consentono di contrapporre la visione del mondo fra la Nuova Medicina e la Medicina Classica nel modo seguente:
  1. Medicina Classica: visione meccanicistico-materialistica del mondo del diciannovesimo secolo: essa parte ancor oggi dal presupposto che le cause patogene si trovino dentro o vicino alle cellule. Specializzazione: unità sempre più piccole, ad esempio geni ovvero la loro manipolazione, virus ovvero parti di virus.
  2. Nuova Medicina: il cosmo di uomo, animali e piante: nella natura si manifesta il Divino con le cinque leggi biologiche. Tutti gli esseri viventi hanno un’anima. “Poiché in realtà tutto è Uno e una cosa non è sensatamente immaginabile senza l’altra”. Visione d’insieme, sinossi
Diana Dunnigham Chapotin, Segretaria Internazionale dell’Ordine Teosofico di Servizio, in occasione del Congresso del Centenario della Società Teosofica Italiana , svoltosi ad Assisi nel 2002, ebbe a dire: “La qualità del nostro servizio verso gli altri è direttamente influenzata dalla visione che abbiamo del mondo. L’Ordine Teosofico di Servizio è utile quando fornisce un sostegno che il gruppo può dare garantendo la neutralità della Società Teosofica e la libertà di pensiero dei membri. In breve l’Ordine Teosofico di Servizio è un mezzo per la realizzazione dell’unità per coloro che credono che il servizio e la loro crescita interiore siano simultanei e non sequenziali”.

Voglio ricordare quanto scrisse in “Iside Svelata” H.P. Blavatsky: “ Scienza e Religione unite sono infallibili poiché l’intuizione spirituale supera le limitazioni dei sensi fisici. Separate, la scienza esatta respinge l’aiuto della voce interiore, mentre la religione diviene una teologia meramente dogmatica. In definitiva ognuna, lasciata a sé, non è che un cadavere senz’anima”.

Pertanto svolgere Servizio con spirito teosofico comporta una continua ricerca di verità per approfondire la conoscenza di se stessi e degli altri.

Paola Botta Beltramo – Presidente Gruppo Teosofico Biellese

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