... ho ritrovato questa pagina che era il mio sogno progetto di festa della terra con studi su architetti musicisti poeti antropologi e altri motivi di incontro attraverso la terra cruda...
Mediterrando
Mentre passeggio lungo le sponde del Mediterraneo meditando e lavorando con la terra penso alle gipsy brass band macedoni, alle fisarmoniche scassate e alle trombe dei ragazzi nei mercati rionali ai tamburi africani sulle spiagge estive e a balkan beat box e electric gipsy land alla musica turca e al cinema di fatih akin in crossino the bridge; all’architettura dell’egiziano hassan fathye del napoletano fabrizio carola; penso ai tuareg, ai tinariwen al blues del deserto di Bombino alla musica gnawa di asnha el becharia al flamenco gitano a creuza de mar di fabrizio de andrè alle trasmigrazioni sonore di paolo fresu a zina di cesare dell’anna, giro di banda opa cupa e al ragno impoverito nella doppia valenza del ragno impoverito della tradizione e all’uranio impoverito; a gitanistan dei mascarimirì; pensavo al canzoniere del lazio a luigi cinque e alla tarantula iper text orchestra a capossela e al suo paese dei coppoloni, penso ai punti e alle virgole di vincenzo rabito contadino siciliano che verso la metà degli anni cinquanta venuto in possesso di una macchina da scrivere olivetti si è rinchiuso nella sua stanza e ha scritto la storia della sua vita; scrivendo fitto per non sprecare spazio sui fogli bianchi, senza margini usando solo il punto e virgola; ne è nato un libro passato ormai alla storia Terra Matta. continuo a studiare lomax che mi da una grande profondità di temi. si parla poi di familismo amorale nella tradizione mediterranea studiata da bansfield, de martino di sud e magia e le varie interpretazioni di psicomagia di antonio infantino. la bella inchiesta di scotellaro in contadini del sud. mediterraneo grande focolare, pianeta plurale dove i confini non stanno mai esattamente dove crediamo essi siano...
Ferdinando Renzetti
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