venerdì 27 aprile 2012

L'estetica come sintonia spirituale tra l’uomo, l’universo e Dio... Se ne parla a Treia durante la Festa dei Precursori 2012

Gigliola Rosciani mentre scolpisce al Circolo VV.TT. di Treia


“Per sottrarsi al mondo non c’è mezzo più sicuro dell’arte, e per legarsi ad esso non c’é mezzo più sicuro dell’arte. Anche nel momento della felicità massima e della massima  pena abbiamo bisogno dell’artista.”    (Johann Wolfgang von Goethe, da “Le affinità elettive”)


L’estetica costituisce un’espressione spirituale dell’uomo del tutto simile, sia pure nella diversità, alla spiritualità religiosa. Pertanto l’arte e la meditazione esprimono due vie attraverso le quali l’umano e il divino comunicano e manifestano la loro simbolica del mistero. In particolare l’arte non si limita ad essere la fabbrica del bello, ma realizza una sintonia spirituale tra l’uomo, l’universo e Dio.

Così l’artista  di fronte al Creato, dà voce alla situazione biblica dell’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio. Infatti i due ruoli dell’homo faber e del deus faber  si incontrano nella spiritualità della produzione artistica, pertanto soprattutto nelle arti figurative la spiritualità dell’artista trae ispirazione dal modello ideale attraverso il quale Dio, come autore del Creato, lascia nella natura le tracce del suo intervento creativo.

Perciò l’uomo contemplando l’universo naturale accoglie le vestigia del divino facendole sue nella realizzazione di una singolare sintonia spirituale, attraverso la quale egli stesso si trasforma in un creatore collaboratore di Dio nel momento in cui assume la figura del divino artista.

Tale modello estetico trova la sua sintesi paradigmatica tra l’estetico e il religioso nel Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi. Questo esempio letterario è nel contempo un’espressione della sublimità e una manifestazione di preghiera. Perciò questa composizione poetica costituisce nel nostro caso un esempio prezioso ed unico nel quale l’artista celebra e manifesta l’elemento divino che è nell’uomo la traccia e il simbolo vivente del suo creatore.

Anche l’arte contemporanea nonostante la sua lontananza dal naturalismo delle tradizionali produzioni figurative possiede in sé l’essenza religiosa delle espressioni estetiche se pure il suo linguaggio costituisce spesso un codice ermetico che comunica il disorientamento nichilista testimone di una crisi di identità, in cui oggi è immerso il nostro pianeta nell’immagine del villaggio globale.

Di fronte a questa situazione l’estetica della natura è comunque una via privilegiata per il recupero di una profonda spiritualità che accomuna in una armonia  universale l’uomo, la natura e Dio.       

Aurelio Rizzacasa

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Di questo e simili temi se ne parlerà durante la Festa dei Precursori che si tiene al Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia, dal 5 al 13 maggio 2012. La manifestazione comprende due mostre d'arte.

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