mercoledì 24 maggio 2023

"Non siamo cavie umane" - Diciamo no al golpe elettromagnetico del 5G...

 


Per denunciare i gravi pericoli dell’inquinamento elettromagnetico nell’implementazione dell’inesplorata tecnologia wireless del 5G, priva di studi preliminari e parere sanitario preventivo previsto invero dalla Legge di Riforma Sanitaria n. 833 del 1978, Alleanza Italiana Stop 5G il 1° Ottobre 2019 ha partecipato ad un workshop nel Parlamento europeo (relatore anche il Prof. Martin Pall della Washington University – USA) e il 5 Novembre 2019 presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati ha poi tenuto il convegno internazionale dal titolo “Moratoria nazionale, 5G tra rischi per la salute e principio di precauzione”, con la partecipazione di alcuni tra i massimi esperti al mondo sul tema.

Anche per questo sul 5G è acceso il dibattito all’interno della Commissione europea, dove il Panel per il futuro della scienza e della tecnologia (STOA) il 7 Dicembre 2020 ha seriamente messo in discussione l’affidabilità delle politiche dettate dalla Commissione Internazionale sulla Protezione dalla Radiazioni non Ionizzanti (ICNIRP). Nella sessione presso l’Unità di previsione scientifica del Parlamento europeo, organo ufficiale composto da membri parlamentari attraverso il quale si definiscono – a livello comunitario – le valutazioni su scienza e nuove tecnologie per identificare strategie a lungo termine utili alle commissioni dell’UE nel loro ruolo decisionale, Arno Thielens del Ghent University – imec, Ghent (Belgio) ha infatti affermato come l’ICNIRP produca una documentazione parziale e non complessiva della letteratura biomedica disponibile, assente anche la parte sull’impatto nell’ecosistema (flora, fauna), mentre per il francese Gerard Ledoigt della Clermont Université, Clermont-Ferrand, le radiofrequenze onde non ionizzanti rappresentano “una tossicità e ICNIRP non è adeguata alla studio, serve una moratoria sul 5G per uno studio indipendente che chiarisca gli affetti“, così come Elisabeth Cardis dello spagnolo Global Radiation Programme al Barcellona Institute for Global Health, ha dichiarato di trovarci “a corto di ricerca sui protocolli di misurazione, sull’esposizione, nonché esperienze in vivo e in vitro per valutare l’impatto della rete 5G sulla salute ′′.
Per scongiurare il golpe elettromagnetico, nel 2021 gli attivisti dell’Alleanza Italiana Stop5G hanno dato vita anche ad uno sciopero della fame (135 aderenti a staffetta per 18 giorni), manifestazioni e sit-in nelle città, presidio per due settimane sotto Palazzo Montecitorio, oltre le 64.000 firme raccolte nella petizione. In decine di migliaia.
Prosegue il progetto Processo al 5G, per la tutela dei cittadini, promosso dall’Alleanza Italiana Stop5G con l’obiettivo strategico di intentare una serie di azioni legali finalizzate al riconoscimento della elettro-iper-sensibilità; ad impedire l’innalzamento dei limiti soglia d’irradiazione elettromagnetica. Per fermare l’avanzata delle antenne 5G. è prevista una manifestazione a Roma il 21 giugno 2023.


Info: Alleanza italiana Stop 5G: www.alleanzaitalianastop5g.it


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